Olio su tavola, cm 38×43.
In basso a destra: Tirinnanzi 955.
Al verso: timbro ovale [di colore rosso] Galleria Santa Croce, Firenze, ivi a inchiostro [idem] «864» [n. di carico interno della Galleria]; cartiglio rettangolare ove dattiloscritto «“Quiete toscana” / acquistato dal / Sig. Enrico Vallecchi»; a inchiostro [di colore nero] «710 / Quatti uomini»; [idem] «fare cm 16» [indicazione per la cornice]; «33×43».
Provenienza: raccolta E. Vallecchi, Firenze; raccolta privata, Prato.
Bibliografia: M. Valsecchi, Tirinnanzi, Arnaud, Firenze, 1962, riprodotto tav. XXVI.
Carlo Ludovico Ragghianti nel catalogo del 1982, cit.: «Rapporto con la natura e rapporto con la memoria sono i poli più insistenti dell’arte di Tirinnanzi. L’immagine non prevarica e non entra in contrasto con la forma, perché come sempre avviene negli artisti veri, l’autore non cerca e non accetta passivamente ogni esistente o possibile realtà esterna, ma ne usa solo apparenze conformi alla sua esigenza e al suo linguaggio individuale, agli ètimi e radicali profondi di esso. Perciò nella sua opera non c’è traccia di polemica antagonista o di reazione condizionata, perché semplicemente Tirinnanzi non perde tempo a discutere in pittura dissensi culturali che ha superato […].»