Olio su cartone applicato su faesite, cm 52×73.
In basso a destra: Tirinnanzi 949.
Provenienza: raccolta privata, Londra; raccolta privata, Venezia.
Esposizioni: Nino Tirinnanzi. Tante vite e infine una, a cura di G. Faccenda, Palazzo Sacrati Strozzi, Firenze, 21 dicembre 2022-21 gennaio 2023, riprodotto in cat. p. 35, n. 10.
Carlo Betocchi nel catalogo del 1960, cit.: «A questo impegno ha risposto intanto il percorso d’arte di Nino Tirinnanzi: non senza per altro pagare il costo di quei suoi incontri straordinari e costanti, sia col sentirsi assillato in quel suo misto di fiducia e di diffidenza, in quella sua volontà di obbedienza e di disobbedienza, in quella sua capacità di assorbimento e passione di superamento, da problemi ed esempi che per esser la somma di altrui magistrali esperienze bisognava che egli vi leggesse soltanto una formula d’energia adattabile a se stesso, ed a ciò che egli era e poteva; mentre si sa, poi, come non sia facile, da esempi affascinanti, e in cui l’anima trova il proprio pascolo, ritornare sul proprio naturale sentiero, e interpretare la vita senza gli abituali e prediletti ausili: sia perché l’ammirazione per l’ingegno che sceglie le vie più difficili, e che s’assoggetta a una disciplina mirando ad una mèta più alta di quella dei suoi stessi esemplari, non è mai un’ammirazione gratuita, e s’ingegna quanto più può di mettere in luce i debiti di colui che è ammirato. Ma era ed è d’altra parte nel genio del nostro Tirinnanzi di pretender di più, anche da se stesso, appunto perché la sorte gli aveva offerto molto […].»