Olio su tela, cm 50×60.
In basso a destra: Tirinnanzi 963. Provenienza: raccolta privata, Roma.
Esposizioni: Nino Tirinnanzi. Tante vite e infine una, a cura di G. Faccenda, Palazzo Sacrati Strozzi, Firenze, 21 dicembre 2022-21 gennaio 2023, riprodotto in cat. p. 69, n. 27.
Nel catalogo del 2005, cit.: «Alcuni di loro li incontri ancora oggi per strada, ormai adulti e intristiti, a spasso fra la gente di Santo Spirito o nella bolgia di Jemaâ El Fna. Di quel candore e di quella purezza velati da un più oscuro smarrimento che Nino Tirinnanzi ebbe a indovinare nelle dolci ondulazioni dei loro volti e dei loro corpi permane, silenziosa, un’ombra di malinconia già allora dipinta e disegnata con intuito sorprendente e lungimiranza, diresti, persino profetica. La stessa che ritroviamo nei versi di Sandro Penna o nella prosa asciutta e realista di Pier Paolo Pasolini, illustri sodali del pittore durante il suo lungo soggiorno romano compreso fra l’inizio degli anni Sessanta e la seconda metà del decennio successivo.»