Olio su tela, cm 50×39,8.
In basso a destra: Nino Tirinnanzi 1949.
Al verso: sulla tela, a pennello [con tinta di colore nero], autografo «N° 1». Sul telaio, a matita «40×50»; a pennarello [di colore rosso] «Tirinnanzi / Greve» [tutto maiuscolo]; piccolo cartiglio rettangolare recante a inchiostro [di colore nero] «14774» Provenienza: eredi Tirinnanzi, Greve in Chianti [FI].
Pier Carlo Santini nel catalogo del 1954, cit.: «Tutt’altro che incolto per qualità e quantità di esperienze figurative, Nino Tirinnanzi proprio in grazia di quella continuità di orientamenti, di quella costante tendenza alla perfettibilità espressiva, di quel suo concentrarsi e interrogare se stesso, giunge ad una autonoma discriminazione di quelle circostanze culturali che non potrebbero non interessare il configurarsi della sua pittura. Rilievo che ci offre già qualche indice sul carattere dell’arte di Tirinnanzi ove diremmo che mai si rintracciano residui di mutazioni immotivate o causali, e quindi inassimilabili. Quanto in quel comportamento operi la mente e quanto la fantasia, quanto vi sia di puntualmente, a volte minuziosamente asserito, o imaginificamente [sic] risolto, è quesito da affrontare perché la stessa pittura del Tirinnanzi ce lo propone, proprio nell’impeccabile rigore e nell’indubbio equilibrio delle sue manifestazioni, come nella chiara sicurezza del suo sviluppo.»