Strada e case in San Frediano

Carlo Betocchi nel catalogo del 1962, cit.: «Più necessario, invece, mi sembra tornare su un argomento. Se abbiamo ricordato il fatto che Rosai gli fu maestro, qui va detta subito un’altra cosa: che dell’insegnamento del maestro che egli ebbe vicino – ma altri ce ne furono, evidentemente, lontani, un Morandi, ad esempio – vediamo restare in lui, che cosa massimamente? Soprattutto una virtù. Appunto, sempre più vediamo in questa pittura di Tirinnanzi, mentre svanisce verso il fondo lo spettacolo della vita e della natura quale fu concepito nelle forme e nel linguaggio inventati dal maestro, il resistere invece della passione accurata dal lavoro, e del pazientissimo insistere verso un traguardo personale: e cioè […] verso forme, ormai, ed espressioni che son quelle d’un altro toscano, in similitudine di temperamento inteso a tutt’altre invenzioni.»