Olio su tela, cm 70,3×50,4.
In basso a sinistra: Tirinnanzi / Luglio – Agosto / 1972.
Al verso: sulla tela, a pennello, autografo «47». Sul telaio, timbri «50» [ripetuto due volte], «70» [idem]; timbro Leoncini, Firenze.
Provenienza: eredi Tirinnanzi, Greve in Chianti [FI].
Esposizioni: Nino Tirinnanzi. Tante vite e infine una, a cura di G. Faccenda, Palazzo Sacrati Strozzi, Firenze, 21 dicembre 2022-21 gennaio 2023, riprodotto in cat. p. 85, n. 35.
Nel Catalogo Generale delle Opere, primo volume, del 2015, cit., p. 8: «Nessuno arriva in Paradiso con gli occhi asciutti, e Tirinnanzi ebbe a saperlo bene: glielo ricordò la vita in ogni momento, nell’alterna offerta di gioie e di dolori. L’apparenza idilliaca delle opere non deve trarre in inganno: l’indole di un simile artefice resta profondamente passionale, agitata da aneliti contrastanti e soggetta a fasi di acuta depressione. Vi è per ciò, intrinseca all’esercizio creativo, un’oscura melanconia, che insiste talvolta sino alla soglia della commozione, bene dissimulata nelle pieghe di un’urgenza inappagabile di bellezza e verità. Tutto, così, viene ricondotto in maniera ascetica al di fuori del reale, a un apice poetico abitato da una luce vertiginosa e spirituale.»